Piroli, Zoega, Li bassirilievi antichi di Roma
Pietro Piranesi (Roma, 1774? – …) è stato un editore, politico e rivoluzionario italiano.
Ultimogenito del grande incisore e architetto Giovan Battista, dalla morte di questi fu in società col fratello Francesco occupandosi dell’amministrazione della calcografia.
Acceso sostenitore della Rivoluzione francese prese parte ai moti che portarono all’instaurazione della Repubblica Romana ricoprendovi cariche civili e militari. Caduta questa emigrò esule a Parigi col fratello Francesco; tornò a Roma nel 1802 per difendere gli interessi della famiglia dopo il saccheggio delle opere d’arte di casa Piranesi Perpetrato dai Napoletani e inutilmente ostacolato dalla sorella suor Maria Agnese e dalla figlia di Laura Piranesi. Risolta la questione tornò a Parigi finché nel 1807, sciolta la società col fratello tornò a Roma.
Nel 1809, divenuta Roma dipartimento del grande impero, partecipò ai fatti che portarono all’arresto e alla deportazione di Pio VII. Assunse la carica di prefetto, ma al ritorno della normalità, ormai compromesso, fu costretto a fuggire. Proseguì la sua attività patriottica entrando a far parte della Carboneria. Si ha notizia della sua presenza a Parigi negli anni 1830.
Tommaso Piroli (Roma, 1752 – Roma, 1824) è stato un incisore ed editore italiano.
Artista versatile, si è formato come disegnatore nella bottega romana di suo padre, argentiere. Ha coltivato anche le tecniche della scultura in creta e, durante una permanenza a Firenze, si è impratichito nella incisione su rame che è diventata la sua occupazione prevalente. La prima sua incisione conosciuta è nella Raccolta di alcuni disegni del Barbieri da Cento detto il Guercino (Roma, Giovanni Generoso Salomoni, 1764). Si conosce una sua vignetta, di poco posteriore, in Pensieri sopra l’agricoltura di Ferdinando Paoletti (Firenze, Gio. Batista Stecchi, e Anton-Giuseppe Pagani, 1769).
Divenne amico di Giovanni Battista Piranesi e coltivò un rapporto fraterno anche con il figlio Francesco. Nel 1783 ha inciso a bulino Veduta della Piazza di S. Pietro in Vaticano. Durante la Repubblica Romana ha inciso due immagini di feste patriottiche: Macchiana eretta nel Foro per la festa della Rigenerazione (1799) e La patria riconoscente: sarcofago eretto in memoria de’ Patriotti morti in difesa della Repubblica (27 piovoso an. VII).
Ha lavorato anche a Parigi, con i fratelli Piranesi. La visita a Pompei e a Ercolano gli fruttò l’opera le Antiquités d’Herculanum, ricca di sue incisioni, edita a Parigi dai fratelli Piranesi e composta da sei volumi: 1, 2 e 3 : Dipinti, 4 e 5: Bronzi, 6: Lampade e calendelabri. Alla attività principale di incisore aggiunse quella di libraio e di editore.
Ha inciso il ritratto di Emma Hamilton, tratto da un dipinto Friedrich Rehberg, (1794) e il ritratto di Angelica Kauffmann.
Un numero notevole di sue incisioni si trovano nella collezione del British Museum e al Museo nazionale di Stoccolma.
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